Cavatappi

Quale cavatappi scegliere?

Esistono tanti cavatappi che svolgono lo stesso compito in modi più o meno ingegnosi.

Benché stappare una bottiglia di vino sembri l’operazione più semplice al mondo, è impressionante notare l’incredibile inventiva dei produttori di cavatappi.

Il cavatappi migliore è quello che trovate più pratico. Alla fine, non importa se preferite un cavatappi all’altro perché è di un determinato colore oppure presenta una funzionalità diversa e più intelligente.

La cosa essenziale è che siate contenti di utilizzare il vostro cavatappi preferito.

Che cosa è un buon cavatappi?

Se cercate un cavatappi davvero eccezionale, e non sapete bene dove orientarvi, abbiamo un paio di suggerimenti generali per la vostra ricerca.

Nel breve video in questa pagina, il nostro sommelier, Michael Kahr Jørgensen, mostra gli aspetti che, secondo lui, rendono buono un cavatappi.

Ci sono diversi elementi e soluzioni di design di cui tenere conto, quando desiderate acquistare un buon cavatappi.

Cavatappi a spirale

Se possibile, la vite deve essere una vera e propria spirale e preferibilmente rivestita in teflon. Una spirale è più delicata con il tappo e lo estrae con maggiore efficacia.

Cavatappi a lame

Se all’interno del cavatappi è alloggiata una lama, è bene che abbia forma arcuata. Produce infatti un bel taglio nella capsula della bottiglia.

Qualche volta risulta molto pratico anche un tagliacapsule separato.

In generale occorre tenere conto anche dell’ergonomia, e per questo motivo un buon cavatappi deve essere facile da tenere in mano.

Qual è il cavatappi migliore?

Se gli chiedete quale preferisce, il nostro sommelier non ha dubbi: Il cavatappi a serramanico. In quanto artigiano e professionista, preferisce un utensile affidabile e di facile utilizzo. Il miglior amico del cameriere, come è spesso definito questo modello, soddisfa proprio questi criteri.

Potete trovare maggiori informazioni nell’articolo qui: Qual è il cavatappi migliore?

Guardate qui come si usa un cavatappi a serramanico.

Cavatappi Ah So per i vecchi tappi

Il cavatappi a due lamelle, che a prima vista non sembra un cavatappi, è conosciuto con tanti nomi. Nei paesi germanici, forse per l’espressione che viene naturale quando lo si vede in azione, è detto anche cavatappi Ah So.

In francese, questo particolare cavatappi si chiama un tire-bouchon ”bilame”, e in effetti è composto da due lame che si insinuano fra il collo della bottiglia e il tappo di sughero. In inglese viene chiamato Two Prong Corkscrew.

Un cavatappi Ah So è particolarmente adatto per estrarre i tappi fragili, perché non penetra nel sughero. I vecchi tappi in sughero sono molto fragili, ed è con loro che il cavatappi bilama dà il meglio di sé.

La leggenda dice che il cavatappi Ah So era un utensile molto diffuso fra i camerieri dei caffè e dei bistrot parigini, perché riuscivano a togliere e rimettere il tappo alle bottiglie senza essere scoperti.

Guardate qui come si usa un cavatappi Ah So.

Cavatappi Houdini o a coniglio con leva

C’è sempre qualcosa da imparare: lo stesso cavatappi può essere venduto sotto tanti nomi. Uno di questi esempi è il cavatappi Houdini. È detto anche cavatappi a coniglio o cavatappi a leva dall’inglese Lever Corkscrew. Il nome è una traduzione letterale dell’inglese “lever”.

È definito anche cavatappi a T. Che sia un cavatappi a leva oppure un cavatappi con una lunghissima spirale e due impugnature, il concetto è tutto sommato lo stesso.

Esiste un’infinità di versioni, ma il principio basilare è che, mentre un paio di bracci tengono il cavatappi fisso al collo della bottiglia, con una leva o un’impugnatura si infila la spirale nel sughero.

Una versione molto apprezzata del cavatappi a leva è rappresentata dai grandi modelli fissati al muro o montati a tavola, che assicurano una trazione molto solida del tappo. Sono particolarmente pratici per aprire tante bottiglie in poco tempo e, pertanto, molto richiesti da ristoratori, organizzatori di eventi, locali di aggregazione e aziende di catering specializzate in grandi ricevimenti.

Guardate qui come si usa un cavatappi a coniglio.

Cavatappi autoestraente

Il design alla base del famoso cavatappi autoestraente è stato inventato nel 1979 dall’ingegnere petrolifero americano Herbert Allen. In inglese, questo concetto è chiamato Screwpull, dal nome dell’azienda che l’ha lanciato sul mercato. Il cavatappi autoestraente è realizzato sfruttando semplicemente una spirale molto lunga e una base con un’impugnatura a due bracci che trattiene la parte superiore della bottiglia.

Più si gira inserendo la spirale nel tappo, più il tappo viene sollevato automaticamente dalla bottiglia mentre viene penetrato dalla spirale. Proprio la penetrazione del tappo rappresenta il tallone di Achille di questo tipo di cavatappi, perché è facile che il tappo si sbricioli e sia richiesto molto tempo per svitare il tappo dalla spirale dopo l’uso.

Guardate qui come si usa un cavatappi autoestraente.

Cavatappi ad alette – un classico

Forse il tipo più diffuso è il cavatappi ad alette, che la maggioranza di noi conosce. È facile da riconoscere grazie alle due caratteristiche alette che si muovono nell’aria come le due braccia di una ballerina. La tecnica è altrettanto facile: dopo aver infilato la vite nel tappo, si muovono i bracci lungo il corpo del cavatappi e, voilà, la bottiglia è aperta. Uno degli svantaggi di questo tipo di cavatappi è che spesso è dotato di una vite, invece che di una spirale.

Cavatappi elettrico

A tutto vantaggio delle persone con forza limitata nelle mani, il cavatappi elettrico è un utensile geniale. Ne esistono diversi modelli, ma il concetto di base è lo stesso. Un motorino all’interno di un cilindro aziona la spirale che, muovendosi verso il basso e infilandosi nel tappo, contemporaneamente lo estrae. A prima vista, il cavatappi elettrico può essere paragonato a un macinapepe. È un utensile molto richiesto, perché facilita sensibilmente l’apertura di una bottiglia di vino per le persone che soffrono ad esempio di gotta.

Cavatappi base

Il modello più elementare, detto anche cavatappi base o cavatappi a T, è quello da cui tutto è cominciato. Se siete appassionati di back-to-basics, questo è il cavatappi per voi. Il concetto è semplice: una vite o una spirale con un’impugnatura di traverso, il tutto a formare una grande T. Dopo aver infilato la spirale nel tappo, si esercita una buona dose di forza per sfilarlo con un grande POP! Semplice, facile e, non da ultimo, pratico. Questo tipo di cavatappi è presente anche in coltellini da tasca o coltellini svizzeri come Victorinox oppure i classici coltelli a serramanico Laguiole.

Metodi alternativi per stappare una bottiglia di vino

I cavatappi non sono l’unico strumento progettato per stappare una bottiglia di vino.

Bottiglie speciali richiedono soluzioni speciali. E queste soluzioni possono essere più o meno spettacolari.

Sciabola per Champagne – festa e colore

Le bottiglie di Champagne e spumante presentano una notevole pressione interna per conservare le preziose bollicine. Un modo ingegnoso, originale e particolarmente festoso per stappare una bottiglia del genere è servirsi di una sciabola. L’effetto è indubbiamente spettacolare. Se a decidere fosse il vino, però, non sarebbe il metodo ottimale. Occorre infatti una presa perfettamente sicura e controllata, con un piccolo botto. Offriamo un’ampia scelta di sciabole per Champagne. La bottiglia di Champagne può essere aperta con stile utilizzando una delle nostre splendide sciabole per Champagne, ad esempio il design Fredrik.

Guardate qui come si apre una bottiglia con una sciabola per Champagne.

Pinze da Porto – geniali per le vecchie bottiglie

Un altro modo festoso e spettacolare per aprire un vino è utilizzare delle pinze da Porto. Diversamente dalla sciabola per sommelier, l’uso di questo utensile è dettato da ragioni professionali. I vini che hanno alle spalle diverse decine di anni, a volte anche un centinaio, presentano tappi molto fragili, che iniziano a sbriciolarsi anche solo quando valutate di aprirli. Servendosi di un paio di pinze da Porto, riscaldate su una fiamma libera o un fornello a gas fino alla temperatura in cui ardono di rosso, e un panno umido avvolto al collo sotto il tappo, si può accedere al vino senza toccare il tappo.

La preparazione sembra macchinosa, ma di certo non ci si annoia. Al contempo è una scusa perfettamente corretta e professionale per riscaldare l’atmosfera.

Guardate qui come aprire un vino con le pinze da Porto. Istruzioni sottotitolate in inglese.

Cavatappi a muro

A prescindere che preferiate un cavatappi di lusso come il nostro elegante cavatappi a muro BOJ, con cui potete aprire un vino dopo l’altro senza esercitare una grossa forza, oppure un design più semplice, qui troverete sicuramente il vostro cavatappi.

Tipi di cavatappi

Abbiamo cavatappi di altissima qualità e in numerosi e bellissimi modelli. Che ne dite di un cavatappi di tendenza a forma di farfalla, con due impugnature laterali, con cui stappare una bottiglia si trasforma in un gioco? Ci sono anche le versioni più classiche, ad esempio il nostro cavatappi a serramanico BOJ dalle linee essenziali. Un cavatappi a serramanico è sicuramente il tipo più conosciuto. In ogni caso, è il modello di cavatappi più venduto.

Aprire lo Champagne con una sciabola

Una sciabola per Champagne è ideale per le grandi occasioni come feste di maturità o laurea, cresime, compleanni e matrimoni. È anche una bella idea regalo per chi vuole dare un tocco extra a un’atmosfera di festa. Come si sciabola una bottiglia di Champagne.

Pinze da Porto per le vecchie bottiglie

Offriamo anche un modello di pinze da Porto sviluppato per permettervi di aprire con facilità le vostre vecchie bottiglie, con il tappo così fragile, senza farlo sbriciolare nel vino.

Tagliacapsule

Infine, ma non da ultimo, nel nostro grande assortimento di accessori di qualità per aprire le bottiglie di vino potrete trovare anche pratici tagliacapsule.